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Cartella fisioterapica: uno strumento di qualità

Dic 18, 2020 | Efficienza organizzativa

La cartella fisioterapica documenta la metodologia diagnostico- terapeutica ed assistenziale approntata verso il paziente e semplifica la sottoscrizione della valutazione funzionale fisioterapica.

La cartella fisioterapica è una risorsa essenziale con cui i fisioterapisti possono:

  • esplicitare il trattamento al paziente ed agevolare la condivisione di obiettivi ed informazioni nell’organizzazione
  • consentire la rintracciabilità delle diverse attività svolte, delle responsabilità, delle azioni, la cronologia delle stesse e le modalità d’ esecuzione
  • facilitare l’integrazione di competenze multiprofessionali nel processo diagnostico terapeutico
  • acquisire dati ed informazioni per finalità d’analisi, ricerca e apprendimento

Ma quali sezioni caratterizzano una cartella clinica fisioterapica?
E come gestirla in ambulatorio?
Approfondiamola insieme!

  1. Scheda paziente e anamnesi
  2. Scheda valutazione fisioterapica
  3. Diario dei trattamenti
  4. Conservazione della cartella fisioterapica

1. Scheda paziente e anamnesi

Nella cartella fisioterapica sono riportati i dati del paziente e le sue generalità, i precedenti e presenti fisiologici e patologici, individuali e familiari, le criticità del paziente, eventuali fattori di rischio, i vincoli al trattamento fisioterapico, nonché, il consenso informato del paziente in merito al trattamento dei dati sanitari e alle disposizioni della privacy.

2. Scheda valutazione fisioterapica

Nella scheda di valutazione funzionale vanno descritti e quantificati i problemi del paziente, mediante: misurazioni, test clinici, scale di valutazione, descrizione delle criticità del paziente, etc. La scheda rappresenta una classificazione delle caratteristiche del paziente, del segmento o dei segmenti corporei ipoteticamente compromessi, dei parametri bio-dinamici del movimento, etc.

3. Diario dei trattamenti

Il trattamento fisioterapico è un processo che prevede una continua rivalutazione dei trattamenti al paziente, in conformità del raggiungimento o meno degli obiettivi stabiliti. Per questo, nella cartella fisioterapica, è presente il diario dei trattamenti nel quale vanno indicate le variazioni significative che segnalano il recupero, il regresso, o lo stato stazionario del paziente, nonché, i diversi momenti di colloquio e relazione con lo stesso.

4. Conservazione della cartella fisioterapica

La corretta gestione della cartella clinica include sia la sua diretta integrazione con ogni singolo touch point del processo ambulatoriale, mediata da un gestionale fisioterapia, che una adeguata conservazione, sia durante il tempo di apertura del documento, sia successivamente alla chiusura. L’ambulatorio di fisioterapia difatto, deve predisporre, documentare e mantenere attive procedure di custodia che garantiscano sia l’integrità della documentazione (non manomissione, non danneggiamento, non smarrimento), sia l’accessibilità ai soli aventi diritto. La cartella fisioterapica e annesso diario dei trattamenti devono essere conservati nell’ambulatorio per un periodo di almeno 10 anni.

 

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